Il cuore Tropical Déco di Miami

Il seguente articolo e’ stato redatto dalla Storica dell’arte e giornalista Donatella Cialoni, che ha studiato il soggetto durante il suo soggiorno soggiorno a Miami.

Maggiori informazioni al sito :www.donatellacialoni.com

L’Art Déco è un importante fenomeno internazionale di stile, o meglio un gusto che, a partire dalla produzione di oggetti decorativi e di arredamento di  èlite si estende alle arti maggiori.

Il termine nasce  nel 1925  a Parigi in occasione della Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes che rappresenta il culmine di questo fenomeno di costume , già capillarmente diffuso nella moda, nella grafica pubblicitaria, nel design e nei beni di lusso.

Coinvolge architettura, moda, arredi,  gioielli, arti visive in genere, con un trionfo della ricchezza, dello sfarzo , della cura dei materiali, lucidi, preziosi, ricercati, intarsi e mosaici.

In evidente contrapposizione al Liberty, flessuoso e naturalistico, denso e sensuale, predilige forme a raggiera, sole, spirali, sfere, ventagli, mostra un amore per la simmetria , le linee a greca o sagomate ad angolo, i motivi a  scacchi, e poi fontane zampillanti , palme, piramidi, con richiami alla cultura Maya (soprattutto in America ), che si ripetono su tutte le superfici, dalle stoffe agli edifici ed ai gioielli.

Una sorta di trionfo della modernità , della ricchezza , delle linee aerodinamiche: gli spettacolari grattacieli,di New York City , aerei, navi, yachts ,sono i nuovi idoli.

Art Deco

Il fenomeno però fu di breve durata. Spazzato via dalla crisi del ‘29 , quasi ovunque. Questo rende ancora più preziosa l’armonia e la presenza di tanti edifici in stile nell’antico quartiere di South Miami.

 Qui cominciano a sorgere alberghi e palazzi proprio mentre nel resto del mondo si andava  verso  altre soluzioni formali, a New York nel ‘31 veniva celebrato  “The International Style”, rendendo ancora più raro ed insolito questo spicchio di mondo, all’epoca praticamente disabitato e da poco devastato da un importante uragano…Terra vergine su cui lavorare.

Per una sorta di accordo di gusto tutta South Beach viene riempita da alberghi ed altre strutture ricettive , per tutti gli anni ‘40 ed oltre , creando una cittadella balneare d’eccellenza, frequentatissima da americani e turisti che andranno a svernare al Sud e vivendo le lunghe spiagge ed i parchi naturali nelle vicinanze.

Nasce così il Tropical Déco. Edifici a misura d’uomo, due o tre piani,  vetrate sull’oceano, pareti curve e sinuose, misurate decorazioni.

Diventa presto un mito. L’esaltazione dello stile di vita americano , la celebrazione della fine della crisi. Una spruzzata di ottimismo, parallela al nuovo cinema, a Superman, a Biancaneve e i sette nani. Piano piano si moltiplicano i fabbricati, anche per i nuovi residenti, e  si comincia con le tinte pastello.

Innumerevoli i percorsi possibili per visitare South Beach, il cuore di Miami, una meta da sogno per tutti, immortalati da pellicole cinematografiche, e dal susseguirsi di scorci decorativi.

Da non perdere alcuni capolavori della fine degli anni ‘30 :  l’Essex House Hotel, il Cardozo Hotel, il Carlyle, il  Waldorf Tower Hotel, il Century Hotel, il Colony,  e poi  The Tides, l’ Hotel Victor,  il Surfcomber, il Sagamore, il Delano ed il National Hotel, il Plymouth, il Commodore, il Tyffany. Ma sono decine e decine.

Dagli anni ‘70 il patrimonio immobiliare di South Beach Miami è stato  restaurato  a cura della  Miami Design Preservation League che ha “ vivacizzato “ i colori originari , ma impedito che il distretto, originariariamente realizzato con materiali facilmente deperibili, andasse in rovina.

Doveroso fare un salto all’Art Déco Museum, con interessanti arredi originali perfettamente conservati , e mangiare al Jerry’s Famous Deli , con l’occhio attento alle decorazioni.

Il cuore Tropical Déco di Miami

Il seguente articolo e’ stato redatto dalla Storica dell’arte e giornalista Donatella Cialoni, che ha studiato il soggetto durante il suo soggiorno soggiorno a Miami. Maggiori informazioni al sito :www.donatellacialoni.com

L’Art Déco è un importante fenomeno internazionale di stile, o meglio un gusto che, a partire dalla produzione di oggetti decorativi e di arredamento di  èlite si estende alle arti maggiori.

Il termine nasce  nel 1925  a Parigi in occasione della Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes che rappresenta il culmine di questo fenomeno di costume , già capillarmente diffuso nella moda, nella grafica pubblicitaria, nel design e nei beni di lusso.

Coinvolge architettura, moda, arredi,  gioielli, arti visive in genere, con un trionfo della ricchezza, dello sfarzo , della cura dei materiali, lucidi, preziosi, ricercati, intarsi e mosaici.

In evidente contrapposizione al Liberty, flessuoso e naturalistico, denso e sensuale, predilige forme a raggiera, sole, spirali, sfere, ventagli, mostra un amore per la simmetria , le linee a greca o sagomate ad angolo, i motivi a  scacchi, e poi fontane zampillanti , palme, piramidi, con richiami alla cultura Maya (soprattutto in America ), che si ripetono su tutte le superfici, dalle stoffe agli edifici ed ai gioielli.

Una sorta di trionfo della modernità , della ricchezza , delle linee aerodinamiche: gli spettacolari grattacieli,di New York City , aerei, navi, yachts ,sono i nuovi idoli.

Art Deco

Il fenomeno però fu di breve durata. Spazzato via dalla crisi del ‘29 , quasi ovunque. Questo rende ancora più preziosa l’armonia e la presenza di tanti edifici in stile nell’antico quartiere di South Miami. Qui cominciano a sorgere alberghi e palazzi proprio mentre nel resto del mondo si andava  verso  altre soluzioni formali, a New York nel ‘31 veniva celebrato  “The International Style”, rendendo ancora più raro ed insolito questo spicchio di mondo, all’epoca praticamente disabitato e da poco devastato da un importante uragano…Terra vergine su cui lavorare.Per una sorta di accordo di gusto tutta South Beach viene riempita da alberghi ed altre strutture ricettive , per tutti gli anni ‘40 ed oltre , creando una cittadella balneare d’eccellenza, frequentatissima da americani e turisti che andranno a svernare al Sud e vivendo le lunghe spiagge ed i parchi naturali nelle vicinanze.

Nasce così il Tropical Déco. Edifici a misura d’uomo, due o tre piani,  vetrate sull’oceano, pareti curve e sinuose, misurate decorazioni. Diventa presto un mito. L’esaltazione dello stile di vita americano , la celebrazione della fine della crisi. Una spruzzata di ottimismo, parallela al nuovo cinema, a Superman, a Biancaneve e i sette nani. Piano piano si moltiplicano i fabbricati, anche per i nuovi residenti, e  si comincia con le tinte pastello.

Innumerevoli i percorsi possibili per visitare South Beach, il cuore di Miami, una meta da sogno per tutti, immortalati da pellicole cinematografiche, e dal susseguirsi di scorci decorativi. Da non perdere alcuni capolavori della fine degli anni ‘30 :  l’Essex House Hotel, il Cardozo Hotel, il Carlyle, il  Waldorf Tower Hotel, il Century Hotel, il Colony,  e poi  The Tides, l’ Hotel Victor,  il Surfcomber, il Sagamore, il Delano ed il National Hotel, il Plymouth, il Commodore, il Tyffany. Ma sono decine e decine.

Dagli anni ‘70 il patrimonio immobiliare di South Beach Miami è stato  restaurato  a cura della  Miami Design Preservation League che ha “ vivacizzato “ i colori originari , ma impedito che il distretto, originariariamente realizzato con materiali facilmente deperibili, andasse in rovina. Doveroso fare un salto all’Art Déco Museum, con interessanti arredi originali perfettamente conservati , e mangiare al Jerry’s Famous Deli , con l’occhio attento alle decorazioni.

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